Quando si vuole arredare una veranda bisogna scegliere innanzi tutto lo stile che si preferisce. Ad esempio, uno degli stili più ricercati negli ultimi quindici anni è sicuramente lo shabby chic.
Questo stile è tra i migliori per riuscire a creare un ambiente dall’aria romantica, con oggetti che sembrano vissuti, con materiali naturali e colori pastello morbidi e accoglienti.
Creare questo stile richiede attenzione, coerenza e un certo gusto per l’imperfezione elegante, senza cadere nel banale accumulo di oggetti vintage o nell’effetto finto antico.
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Materiali e colori: la base del progetto
Il legno è protagonista dello stile shabby chic, meglio se sbiancato, decapato o lasciato con le sue venature a vista. Funziona anche un parquet chiaro leggermente rovinato o un pavimento in cotto consumato, che trasmette un senso di calore familiare.
Alle pareti, tinte neutre come bianco avorio, grigio polvere, tortora chiaro. È bene evitare contrasti troppo netti: lo shabby chic vive di sfumature, di toni attenuati, di effetti volutamente irregolari.
Chi ha la possibilità di intervenire sulla struttura può valutare travi a vista, vecchie porte vetrate recuperate, finestre con infissi in legno chiaro o leggermente screpolato. Anche i serramenti diventano parte integrante dell’estetica.
Tessuti leggeri e texture naturali
La veranda shabby è un ambiente che deve respirare, mentre i tessuti devono accompagnare la luce senza soffocarla. Lino grezzo, cotone leggero, trame naturali che si muovono con l’aria. Le tende vanno scelte ampie, stropicciate al punto giusto, senza pieghe troppo rigide.
Sui divani o sulle poltrone, cuscini dai toni polverosi, con fantasie delicate: piccoli fiori, righe sottili, qualche inserto in pizzo smorzato. Niente effetti lucidi, niente materiali plastici o sintetici. Qui ogni dettaglio deve trasmettere autenticità.
Gli arredi: equilibrio tra recupero e funzionalità
Il cuore dello stile shabby chic è l’arredo che sembra arrivare da una casa vissuta, senza essere trasandato. Mobili in legno decapato, tavolini bassi in ferro battuto, sedute leggere. Le superfici non devono essere perfette: graffi, leggere irregolarità, segni del tempo sono benvenuti, purché si percepisca una scelta consapevole.
Una poltrona a dondolo da giardino o una sedia sospesa da esterno, sono degli elementi che si integrano alla perfezione in questo scenario.
Non serve che sia antica, ma deve avere linee morbide, struttura in legno chiaro o bianco patinato e un aspetto accogliente.
Collocata in un angolo vicino alla finestra, con un cuscino in lino o una coperta leggera, invita al relax e diventa uno dei punti più vissuti della veranda. È un oggetto che racconta lentezza, pause senza fretta, momenti di tranquillità.
Il verde come parte integrante
Una veranda shabby non è completa senza il verde, anche in questo caso, la scelta delle piante deve essere coerente con l’ambiente. Lavanda, ortensie, piccoli roseti, edera ricadente. Meglio evitare le piante troppo esotiche o dalle tinte eccessivamente vivaci.
Vasi in terracotta, in ceramica smaltata, in ferro lavorato. Anche i contenitori raccontano qualcosa: secchi di zinco usurati, cestini di vimini, vecchie cassette della frutta trasformate in fioriere.
Il verde non serve solo come ornamento, ma crea continuità con l’esterno, attenua i confini tra la veranda e il giardino o il terrazzo. Aiuta a mantenere quell’atmosfera rilassata e genuina che lo shabby richiede.
Luci e atmosfera
Di giorno non si ha bisogno di lavoro per quanto riguarda l’illuminazione, anzi forse è bene considerare delle tende per quando il sole batte incessantemente.
La sera, l’atmosfera invece si completa con lampade a piantana in ferro battuto, lanterne sospese, piccole catene di luci calde.
Le sorgenti luminose devono restituire morbidezza, senza creare stacchi bruschi. Anche qui, ogni elemento deve avere coerenza: paralumi in tessuto, strutture leggere, nessun eccesso decorativo.
I dettagli che fanno la differenza
Non servono molti oggetti, ma quelli scelti devono avere carattere. Una cornice antica appoggiata a terra, un vecchio specchio ovale, libri impilati con copertine consumate, un orologio da parete che sembra uscito da un mercatino. Lo shabby chic è un racconto per immagini e materiali, non un accumulo casuale.
Chi sceglie di arredare una veranda con questo stile lo fa per creare più di un semplice spazio bello da vedere: desidera un angolo dove rallentare, respirare e vivere con calma. In questo contesto, la poltrona a dondolo non è solo un elemento decorativo, ma rappresenta un invito a ritagliarsi momenti di quiete, immersi in un’atmosfera rilassante e raccolta.
Ogni oggetto, ogni tessuto, ogni scelta parla la stessa lingua. Non è uno stile da improvvisare: richiede attenzione, rispetto per i materiali e una certa sensibilità. Il risultato, se costruito con cura, restituisce un ambiente che profuma di casa, di tempo sospeso, di dettagli autentici che non stancano mai.